Progetto Lettura “Il nostro punto di vista”:
incontro con E. Ianniello, autore del romanzo
“La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin”.
Recensione di Desiante Domenico (1° premio)
“La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” racconta la storia di Isidoro, un bambino che fin dalla nascita sa fischiare. E’ un bambino campano figlio di un sindacalista e di una pastaia. Nei suoi primi anni di vita, durante una passeggiata, conosce un merlo indiano con cui fischiando capisce di saper parlare con gli uccelli. Dopo il matrimonio dei genitori Isidoro inizia a fare dei concerti con un amico del padre e riscuote un grande successo. Nei suoi concerti Isidoro si esibisce con il suo “urlafischio”, un nuovo linguaggio per trasmettere messaggi rivoluzionari sulla conquista dell’uguaglianza sociale ai gruppi di persone disagiate e povere. Ma proprio quando stava riuscendo ad offrire la “felicità della libertà dal bisogno”, il successo di Isidoro viene interrotto dal terremoto dell’Irpinia in cui perde entrambi i genitori.
Da lì inizia per Isidoro un periodo difficile: è costretto a trasferirsi a Napoli in un orfanotrofio dove per il trauma perde la parola. Qui conosce il cieco del paese: Enzo Cecòf, che proprio cieco non è. I due diventano grandi amici e insieme riacquistano la parola e la vista.
“La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” è un libro speciale e poetico capace di mescolare alla perfezione situazioni divertenti e leggere a eventi intensi su cui riflettere. Un libro pieno di emozioni che descrive la “vera” Italia di quegli anni.
È un libro “meridionale” forse di difficile comprensione per alcuni tratti, per l’utilizzo del dialetto campano, alla gente del settentrione.
Da leggere!!!